Diario di viaggio

Lo scorcio era troppo grande per questa pagina

In oltre dieci anni, le testimonianze dei nostri volontari hanno raccontato l’esperienza in Tanzania con Terra e Popoli, toccando gli aspetti più disparati. Emozioni, paesaggi, impressioni, aspettative disattese, tramonti, ambientazioni caotiche, cieli stellati, lavoro, balli di gruppo, amicizie e tanto altro ancora descrivono la portata di un viaggio che esprime la singolarità e l’unicità del punto di vista di chi lo compie.

Qui, dalle centinaia di pagine lasciateci in eredità da chi ha viaggiato con noi, vengono estrapolati e rimessi insieme per aree tematiche alcuni frammenti, nella speranza di aiutare il lettore a comprendere il senso di una esperienza che difficilmente, se non vivendola direttamente, si può essere in grado di capire. Buona lettura.

L'arrivo

In aeroporto, di notte, accompagnata da una bizzarra ragazza che ha viaggiato con me dal Cairo a Dar es Salaam, così il mio primo piede in Africa.

Strade africane

La strada per l’Africa è un sentiero di fantasia, di ritrovamento di cianfrusaglie lasciate in soffitta.

L'accoglienza

Arrivati finalmente a destinazione, l’essere accolti dalla gente del villaggio con canti e balli ha cancellato in un attimo la fatica del viaggio e le preoccupazioni.

Il villaggio

Il posto al villaggio che preferisco di più è la macelleria. Una piccola capanna con un tavolino per il taglio della carne e due panchine per sedersi. E’ un piccolo punto di ritrovo.

Vita da volontari

Al villaggio la mattina ci si alza presto, col canto del gallo che spezza il silenzio dell’alba dando il via ad un concerto di suoni quotidiani.

Il tempo

Mose, un ragazzo del villaggio, mi rimprovera sempre per il mio passo troppo veloce e in uno swahili per me poco comprensibile mi dice “pole pole”, che significa “piano piano”.

Oltre il tramonto

E’ sera, il sole è tramontato lasciando all’orizzonte qualche sfumatura dell’arancio, del rosa e del giallo. D’un tratto, i volti non si distinguono più.

La 25° ora

Così, sdraiata sotto gli alberi del boschetto davanti casa, scrivendo i miei pensieri mi chiedo come sarà il mio ritorno e come farò a non pensare a tutto questo.

Mal d'Africa

Ed ora che mi trovo in quel di Cantù dove apparentemente non mi manca nulla, mi mancano tanto quei posti, dove con la mente, purtroppo solo con quella, torno spesso.

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